In una campagna di email marketing non bisogna lasciare niente al caso.
Dopo aver pianificato i vostri invii secondo una strategia ben precisa, dopo aver segmentato il vostro target per l’invio su misura di contenuti potenzialmente interessanti, il terzo passo è quello di scrivere un messaggio “corretto” e soprattutto senza commettere errori.
Ecco un piccolo riassunto degli errori più comuni che si commettono quando si scrive una DEM (direct email marketing). Intanto occorre ricordare che si sta scrivendo un’email e non una home page di un sito web.
Spesso i programmi che visualizzano le email non gestiscono grafica avanzata o immagini in movimento per cui il nostro consiglio è quello di essere essenziali e di focalizzare l’attenzione sul testo e la sua leggibilità.
Teniamo presente che oggi moltissimi aprono l’email dallo smartphone. Quindi eliminiamo COLORI, SFONDI e FONT eccessivi e sproporzionati. Un font troppo piccolo costringe chi legge l’email da smartphone a sforzi fastidiosi e un font troppo grande magari a scrollare la pagina anche in modalità desktop.
La conseguenza è che l’incisività e l’immediatezza del messaggio che deve arrivare al vostro target passa in secondo piano, rispetto alla sua fruibilità.
Anche le immagini vanno “dosate”: troppe immagini e poco testo non sono il giusto marketing mix per una DEM.
Spazio ad una o due immagini poco pesanti e significative, e poi inseriamo testi esplicativi il cui obiettivo deve essere quello di suscitare una call to action. L’utente deve cliccare per andare da qualche parte: una landing page con maggiori informazioni, un modulo da compilare, una richiesta contatto o preventivo, ecc.
Quindi è inutile scrivere troppo testo nel messaggio email. Meglio incuriosire, creare engagement e non annoiare.
Riceviamo troppo spesso email con testi che sembrano non finire mai e che ripetono sempre lo stesso concetto, senza aggiungere niente di interessante. Risultato? Chiudiamo o cestiniamo l’email senza proseguire nella lettura.
Stesso discorso si applica al rinvio dello stesso messaggio più volte. Non fatelo mai. A meno di non aggiungere elementi innovativi a quello precedente. Si rischia lo spam e di risultare “pesanti e noiosi”.
Prima di inviare controllate sempre l’ortografia e lo spelling. La correzione di bozze non è valida solo per la carta stampa. Inviare un messaggio con errori di ortografia e refusi non è indice di professionalità e accuratezza.
Vi consigliamo anche di non usare troppa punteggiatura e di non abbondare con punti esclamativi e interrogativi.
Meglio usare frasi semplici e interrotte da punti.
Infine, inserite un mittente chiaro e riconoscibile, non usate indirizzi che spaventano e non sono riconducibili ad una persona o ad un’azienda ben precisa. Ad esempio mai usare solo ufficio@pincopallo.it. Invece è bene inserire mittente e email riconoscibili come “Edisfera: ” oppure al contrario se usate un indirizzo generico info@edisfera.com inserite il nome come mittente Mario Rossi.